Denogent si trova a Fuissé, nel cuore del Mâconnais, in Borgogna meridionale, ed è una realtà storica e familiare fondata agli inizi del Novecento dal bisnonno Claude Denogent. Dal 1988 è guidata da Jean-Jacques Robert, affiancato oggi dai figli Nicolas e Antoine, che rappresentano la nuova generazione. Il domaine si estende su circa 8,5 ettari di vigne, molte delle quali vantano un’età compresa tra i 50 e i 90 anni. La filosofia produttiva è profondamente radicata nel rispetto per la natura: l’agricoltura è certificata biologica (label AB dal 2016) e impostata anche secondo pratiche biodinamiche, senza uso di diserbanti chimici e con lavorazioni esclusivamente manuali del terreno. In cantina si segue un approccio artigianale e poco interventista, con fermentazioni spontanee affidate ai lieviti indigeni, nessuna filtrazione e un uso ridotto di solfiti. I vini maturano per lunghi periodi, spesso tra i 18 e i 30 mesi, in botti di rovere di piccolo formato, in cemento o acciaio, secondo le esigenze dell’annata, per esprimere al meglio l’identità delle vecchie vigne e dei diversi terroir del sud della Borgogna.
Vinificazione
La vendemmia viene effettuata interamente a mano, selezionando ciliglie mature al giusto grado di maturazione. Dopo una pressatura soffice con torchio pneumatico, il succo ottenuto è trattato con la massima delicatezza per preservarne la freschezza . Segue una fermentazione spontanea, affidata esclusivamente a lieviti indigeni presenti naturalmente sulle uve e nell’ambiente della cantina, senza aggiunta di qualsiasi agente esterno. Non vengono applicati trattamenti invasivi, e i solfiti sono ridotti al minimo indispensabile (eventualmente aggiunti in piccola quantità per stabilità, con soglia intorno ai 30‑40 mg/l totale) il vino è inoltre imbottigliato non filtrato, per mantenere intatta la sua espressività . L’affinamento dura 19 mesi (può variare leggermente a seconda dell’annata), durante i quali il vino resta a contatto con le fecce fini (“sur lies”) in una varietà di contenitori combinati: botti di rovere da 228 L, tonneaux da 350–600 L, demi-muids, serbatoi di acciaio smaltato e cemento ovoidale. Questo passaggio pluriforme conferisce al vino connotati complessi e stratificati: rovere morbido, texture cremosa, e una mineralità unica. Infine, dopo l’intero periodo di elevage, il vino viene imbottigliato senza filtrazione, conservando inalterata la sua struttura naturale e la ricchezza aromatica. In sintesi, la vinificazione di La Croix 2022 segue un approccio artigianale e naturale, con fermentazione spontanea e lungo affinamento sui lieviti in contenitori misti, per valorizzare la complessità del suolo schistoso e la personalità delle viti vecchie (~75 anni).
Degustazione
Alla vista mostra un giallo paglierino intenso, al naso esprime ricche note di pesca bianca e gialla, scorza d’arancia, petrolio fine e spezie dolci, unite a una mineralità salina unica; al palato si rivela sapido, di medio corpo, con acidità vivace, struttura cremosa e finale lungo e persistente.
