Domaine Petit Roy è stato fondato nel 2017 da Seiichi Saito, un vigneron giapponese nato a Tokyo ma con una formazione enologica francese solida e profonda. Dopo anni di lavoro presso alcuni dei più prestigiosi domaine della Côte d’Or – tra cui Simon Bize e Chandon de Briailles – ha scelto di avviare il proprio progetto personale nella zona di Chorey-lès-Beaune, con vigneti anche a Savigny-lès-Beaune, Pernand-Vergelesses e Hautes-Côtes.
La forza di Petit-Roy risiede nell’unione tra rigore giapponese, rispetto per la natura e comprensione del terroir borgognone. Saito lavora secondo i principi della biodinamica, senza certificazione, ma con una cura maniacale per i dettagli. Tutte le vigne sono coltivate senza prodotti chimici, con inerbimento naturale, lavorazioni manuali e rese molto basse.
La vinificazione è completamente naturale, con:
fermentazioni spontanee con lieviti indigeni
uso limitatissimo di solforosa (spesso solo all’imbottigliamento)
affinamenti in barrique non nuove per valorizzare il frutto
nessuna chiarifica o filtrazione invasiva
Saito vinifica sia uve dei propri appezzamenti che micro-partite acquistate da parcelle selezionate, con un modello da micro-négoce ad alta identità.
Vinificazione e Affinamento
Dopo la pressatura diretta, il mosto viene lasciato decantare leggermente per 12 ore prima di essere trasferito in barrique. La fermentazione, condotta con lieviti indigeni, dura circa due mesi. Non viene usato legno nuovo. Il vino affina sulle fecce fini per circa 9 mesi, con minima aggiunta di solforosa al momento dell’imbottigliamento. Nessuna chiarifica, filtrazione leggera.
Degustazione
Il colore è un giallo pallido con riflessi verdolini. Il naso sprigiona sentori di mela verde, scorza di lime, fiori bianchi e una nota salina finale. Al palato è fresco e croccante, con acidità tesa, texture vibrante e un finale minerale persistente.
