Nel cuore delle Langhe, a Monforte d’Alba, la cantina Diego Conterno è una delle voci più autentiche della viticoltura piemontese. Fondata nel 2000 da Diego, dopo un lungo percorso con i cugini nella celebre azienda Conterno-Fantino, nasce dal desiderio di tornare a una produzione più personale, radicata nella terra e nella tradizione.
Nel 2009 entra in azienda il figlio Stefano, portando nuova energia e visione. Diego, con oltre trent’anni di esperienza, trasmette a Stefano una filosofia chiara: il vino deve raccontare il territorio, non coprirlo. Insieme, padre e figlio trasformano la cantina in un laboratorio di espressione naturale, dove ogni bottiglia è un racconto.
Dal 2010 l’azienda abbraccia la viticoltura biologica, ottenendo la certificazione nel 2014. Le fermentazioni avvengono con lieviti indigeni, in vasche di cemento e botti grandi, per rispettare la finezza del Nebbiolo. Le etichette stesse sono curate da Stefano, pensate come piccole opere d’arte.
I vigneti si trovano in alcune delle zone più vocate di Monforte d’Alba, tra cui il prestigioso cru Ginestra, piantato nel 1982. Altri appezzamenti includono San Pietro, Pajana, Gris e Ferrione. I suoli sono ricchi di marne e calcare, con esposizioni ideali per Nebbiolo, Barbera, Dolcetto e persino Nascetta.
Il Barolo Ginestra è potente, balsamico, minerale, con grande struttura e longevità. Il Barolo del Comune di Monforte è più diretto, ma sempre elegante. Il Nebbiolo d’Alba Baluma, la Barbera Ferrione, il Dolcetto d’Alba e il bianco Langhe Nascetta completano la gamma, ciascuno con una personalità distinta, ma accomunati da autenticità e precisione.
Per Diego e Stefano, il vino non è solo tecnica: è interpretazione, emozione, racconto. Ogni vendemmia è una pagina scritta insieme, tra generazioni, colline e stagioni. Chi visita la cantina trova non solo bottiglie, ma persone che credono nel valore del tempo e della terra.
Vinificazione
Le uve Dolcetto in questo caso macerano con le bucce per circa 7-8 giorni, per poi proseguire con la fase di maturazione, svolta sia in acciaio che in cemento.
Degustazione
Si apre con un bouquet fresco e invitante, dominato da sentori di ciliegia, prugna e piccoli frutti rossi come lampone e ribes. Si percepiscono delicate note floreali di viola e un leggero accenno di sfumature speziate. Un’entusiasmante freschezza e morbidezza. I tannini sono presenti ma vellutati cedendo al vino una struttura piacevole senza risultare invasiva. I sapori fruttati di ciliegia e prugna tornano dopo il sorso.