Silene di Olevano Romano doc 2024 – Damiano Ciolli
Silene di Damiano Ciolli rappresenta una delle espressioni più autentiche e profonde del Cesanese di Affile, vitigno simbolo del Lazio storico e rurale. Questo vino nasce a Olevano Romano, territorio di grande vocazione viticola, dove altitudine, suoli vulcanici e forti escursioni termiche contribuiscono a dare vini di grande personalità, eleganza e longevità. La Riserva, precedentemente conosciuta come Cirsium, è oggi il vertice produttivo dell’azienda Damiano Ciolli, un progetto che unisce tradizione familiare, consapevolezza agricola e visione moderna.
Damiano Ciolli incarna una nuova generazione di vignaioli profondamente legati alle proprie radici. L’azienda affonda le sue origini nel lavoro dei nonni e del padre, che per anni hanno coltivato la terra con rispetto e dedizione. Nei primi anni Duemila, Damiano decide di trasformare l’attività agricola familiare in una realtà vitivinicola strutturata, mantenendo però un’impostazione artigianale e territoriale. Insieme alla compagna Letizia Rocchi, enologa, ha dato vita a una cantina che oggi è considerata una delle più serie e coerenti interpreti del Cesanese di Affile.
La proprietà si estende su circa 6 ettari di vigneti, tutti di proprietà, situati tra i 400 e i 500 metri sul livello del mare. I terreni sono prevalentemente vulcanici e argillosi, poveri ma ricchi di elementi minerali, ideali per limitare naturalmente le rese e favorire la concentrazione aromatica delle uve. I vigneti sono condotti secondo principi biologici non certificati, con grande attenzione alla biodiversità, alla vitalità del suolo e al rispetto dei cicli naturali. Le rese sono volutamente basse per ottenere uve sane e perfettamente mature.
Vinificazione e Affinamento
Silene 2024 nasce da uve Cesanese di Affile provenienti dai vigneti aziendali di Damiano Ciolli situati a Olevano Romano, coltivati su suoli vulcanici e argillosi a un’altitudine compresa tra i 400 e i 500 metri sul livello del mare. La vendemmia è manuale, con un’accurata selezione dei grappoli direttamente in vigna per preservare solo le uve più sane e mature. In cantina le uve vengono diraspate e avviate a una fermentazione spontanea con lieviti indigeni in vasche di cemento, materiale scelto per mantenere intatta l’espressione varietale del Cesanese. La macerazione sulle bucce è delicata e di durata contenuta, finalizzata a estrarre profumi, freschezza e tannini morbidi senza appesantire il vino. Terminata la fermentazione alcolica, il vino affina esclusivamente in cemento, senza passaggi in legno, per preservare la purezza del frutto e l’immediatezza espressiva. L’imbottigliamento avviene senza chiarifiche invasive, rispettando l’identità artigianale e territoriale del vino.