Tasca d’Almerita è una storica azienda vinicola siciliana che da otto generazioni si dedica alla valorizzazione del territorio e delle sue risorse uniche. La tenuta principale, Regaleali, situata nel cuore della Sicilia, è un laboratorio a cielo aperto dove vengono coltivate sia varietà autoctone che internazionali. La cantina è rinomata per la produzione di vini di alta qualità che riflettono la ricchezza e la diversità del territorio siciliano. Nel 1985, Lucio Tasca d’Almerita, animato da un ardore intraprendente e un’incontenibile passione per l’enologia, prese una decisione audace: sfidare il re dei vitigni bianchi, celebre in tutto il mondo. Fu così che, armato di coraggio e determinazione, selezionò personalmente barbatelle dalle terre più fertili e rinomate, affinché potessero incrociare i loro destini con le dolci colline della sua tenuta. Con occhi luminosi di anticipazione, impiantò con cura meticola cinque ettari di Chardonnay, là dove la collina San Francesco, maestosa custode dei suoi sogni, si protende verso il cielo a oltre cinquecento metri d’altitudine.
Vinificazione
Le uve provengono da un vigneto di 4,9 ettari situato a 520–532 m s.l.m. nella Tenuta Regaleali, su suoli profondi, franco-argillosi e leggermente calcarei. La fermentazione avviene in fusti di rovere francese da 350 litri senza svolgimento della fermentazione malolattica. Il vino matura in barrique nuove di rovere francese per 8 mesi.
Degustazione
Un vino vestito di un giallo intenso, illuminato da sfumature verdognole che catturano lo sguardo e lo trasportano in un mondo di promesse aromatiche. Profumo avvolgente, un bouquet complesso che si dischiude come un mosaico di sensazioni. Al naso la freschezza del cedro, mentre nell’aria si dipana un’aura di vaniglia, cannella e cioccolato bianco, come una melodia che si fa strada attraverso i sensi. Il primo sorso è un viaggio attraverso la ricchezza e l’intensità, un’esplosione di sapori che abbracciano il palato con fermezza e delicatezza. L’acidità guida l’esperienza, mantenendo viva la vitalità del vino, mentre il finale si estende all’infinito.