Philippe Pacalet è una figura emblematica della vinificazione naturale in Borgogna. Nipote del leggendario Marcel Lapierre (uno dei pionieri del vino naturale nel Beaujolais), ha saputo unire rigore tecnico, cultura biodinamica e una visione artigianale assoluta, creando uno stile inconfondibile, personale e unico.
La cantina ha sede nel cuore di Beaune, ma Pacalet non possiede vigne di proprietà: lavora su parcelle in affitto (métayage ou fermage) con viticoltori che coltivano secondo pratiche biologiche o biodinamiche, sotto la sua direzione.
Questo gli permette di vinificare alcune delle più grandi denominazioni della Borgogna, tra cui:
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Chambolle-Musigny
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Gevrey-Chambertin
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Pommard
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Meursault
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Puligny-Montrachet
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Corton
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e perfino Romanée-Saint-Vivant
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Il nome Les Sentiers deriva dal termine francese sentier, che significa “sentiero” o “viottolo”. L’origine toponomastica è legata alla posizione storica del climat, che probabilmente si trovava lungo antichi passaggi rurali utilizzati da contadini, animali o pellegrini. Il terreno, leggermente in pendenza e delimitato da linee naturali, suggerisce che l’area fosse attraversata da piccoli tracciati tra parcelle agricole o boschi. Come accade spesso in Borgogna, il nome riflette l’antica funzione del luogo prima della sua destinazione a vigneto. In questo caso, Les Sentiers indica un paesaggio strutturato da percorsi, bordi e vie secondarie, oggi divenuti custodi di un terroir raffinato e minerale.
Vinificazione e Affinamento
Diraspatura totale seguita da fermentazione spontanea in vasche di legno e acciaio, con rimontaggi delicati. Affinamento di circa 12–15 mesi in barrique di rovere francese, con legno nuovo contenuto. Nessuna chiarifica; filtrazione minima e solforosa aggiunta al momento dell’imbottigliamento.
Degustazione
Colore rubino chiaro. Al naso emergono ciliegia rossa, lampone, petali di rosa, sfumature terrose e note minerali. Al palato è elegante, fresco, con tannini fini e croccanti, dal finale sapido.