Pierre Yves Colin Morey si distingue per la trasparenza espressiva. Ogni parcella viene vinificata separatamente, e i cru riflettono in modo netto il terroir di origine. Non c’è ricerca di rovere occessivo o opulenza, ma di equilibrio e tensione.
Utilizzo esclusivo di lieviti indigeni.
Fermentazioni spontanee in barrique, con pochissimo intervento.
Niente bâtonnage per mantenere freschezza e struttura.
Nessuna filtrazione: i vini vengono imbottigliati non chiarificati, con uso di cera per la chiusura, a protezione del tappo.
Legno sempre ben dosato: l’affinamento avviene in botti da 350 L, con percentuali moderate di legno nuovo (30‑40 % al massimo), che non sovrastano mai l’identità varietale e territoriale.
Filosofia “garagiste” artigianale: anche se ormai è una star mondiale, Pierre-Yves continua a produrre in modo artigianale, con bassissime rese, grande attenzione alla vigna e vinificazioni separate fino al dettaglio più estremo.
Terreni e approvvigionamenti di primissimo livello: oltre alle vigne di proprietà, Pierre-Yves lavora uve provenienti da vecchie parcelle selezionatissime (come Batard‑Montrachet, Corton‑Charlemagne, Meursault Genevrières, Saint‑Aubin 1er Cru), spesso da vignaioli amici o da viticoltori “negociants” fidati, mantenendo sempre il pieno controllo qualitativo.
Vinificazione e Affinamento
Le uve bianche vengono pressate in grappolo intero senza diraspatura, utilizzando una pressatura a contropressione per preservare la delicatezza del frutto . La fermentazione avviene con lieviti indigeni, spontanei, e ha luogo in barrique da 350 litri—un formato più ampio studiato per donare freschezza e tensione senza eccessivo passaggio di legno . L’affinamento prosegue per un periodo che va dai 16 ai 18 mesi o più per i crus più prestigiosi, sempre in botte e senza bâtonnage, cioè senza rimescolamento delle fecce, per preservare struttura e finezza. Il vino non viene filtrato né chiarificato, seguendo la filosofia di non intervento, ed è imbottigliato con tappi molto lunghi e sigillato con cera per garantire protezione ottimale dal rischio “premox” .
Degustazione
Colore giallo dorato brillante. Al naso: frutti a polpa bianca e agrumi maturi, sentori burrosi, minerali, nocciola, fiori bianchi e spezie dolci come la noce moscata. Al palato mostra grande freschezza, struttura salina, equilibrio tra grassezza e tensione acida, finale persistente e sapido.