Terre del Veio sorge nel cuore del Parco Regionale di Veio, alle porte di Roma, su terreni collinari di origine vulcanica e tufacea che da millenni accolgono la vite. Fin dagli anni ’60 ha lavorato in queste terre con forte legame al territorio, e oggi è gestita da Paolo David che ne ha guidato la trasformazione verso un modello produttivo attento alla qualità e all’identità locale.
Il vigneto della tenuta si estende per circa 10–12 ettari e ha una densità media di 4.500 ceppi per ettaro; la potatura è in Guyot e la coltivazione viene condotta con cura, in un contesto dove il suolo tufaceo e l’esposizione permettono maturazioni lente e buona freschezza.
Nella cantina scavata nel tufo, tra le rocce del parco, l’azienda lavora con tecnologie moderne e affina in botti di legno per i vini più strutturati, mantenendo però una vinificazione che rispetta la purezza del frutto.
Oltre alla produzione vinicola, Terre del Veio produce olio extravergine d’oliva e miele, segno del suo approccio agrituristico-integrato e della volontà di valorizzare tutto ciò che il territorio può offrire. Con un’accoglienza semplice e autentica, la cantina propone degustazioni tra i filari, visite guidate e momenti immersi nella natura del Parco di Veio, a pochi minuti dalla capitale.
Grazie a questa combinazione di storia, terroir e visione, Terre del Veio rappresenta una realtà significativa per il vino del Lazio che guarda al territorio come parte integrante della qualità e dell’identità.
Vinificazione
La Malvasia “Cremera” 2024 nasce da uve Malvasia del Lazio coltivate sui suoli vulcanici e tufacei del Parco di Veio, alle porte di Roma. Le viti beneficiano di un microclima temperato e di un’ottima escursione termica tra giorno e notte, che favorisce lo sviluppo aromatico e la freschezza del frutto. La vendemmia è manuale, seguita da una pressatura soffice e da una fermentazione a temperatura controllata in acciaio inox per preservare la fragranza varietale. Dopo la fermentazione, il vino affina per alcuni mesi sui lieviti fini, acquisendo maggiore complessità e struttura pur mantenendo un profilo fresco e minerale.
Degustazione
Il Cremera Bianco parla un territorio autentico, attraverso un vitigno che da sempre vive in questo suolo magico. Al naso si rivela immediata la freschezza con profumi deliziosi e coordinati. L’aromaticità di questo vitigno laziale si esprime con ricordi fruttati che si uniscono a note floreali in un caldo incontro di aromi. In bocca il tocco è morbido con un finale tipicamente ammandorlato. Un bianco che richiama alla mente i profumi del Parco di Veio!











