Domaine de l’Anglore, fondato da Éric Pfifferling nei primi anni 2000 a Tavel (sponda destra del Rodano), è oggi una delle cantine più iconiche del vino naturale francese.
Éric era apicoltore prima di essere vignaiolo. Dopo aver perso le sue api per via dei pesticidi, ha deciso di abbandonare ogni chimica in vigna e in cantina.
Coltiva 7 ettari di vigne su suoli di galets roulés (ciottoli) e sabbia attorno a Tavel, zona famosa per i rosati, ma lui ha reinterpretato la produzione locale in modo profondamente personale e innovativo.
L’agricoltura è biologica e biodinamica certificata, con uso esclusivo di trattamenti naturali, vendemmia manuale, rese bassissime, rispetto dei cicli lunari.
In cantina pratica vinificazioni spontanee, senza aggiunte di lieviti selezionati, filtrazioni o stabilizzazioni forzate. L’uso di solfiti è nullo o minimo (0–10 mg/l).
Oggi, Éric lavora fianco a fianco con il figlio Thibault Pfifferling, mantenendo lo stile unico della casa: vini vibranti, eterei, freschi, capaci di evolvere nel tempo, pur rimanendo immediati e bevibili.
Vinificazione e Affinamento
La vinificazione avviene con macerazione semi‑carbonica sulle uve intere e fermentazione con lieviti indigeni, senza chiarifiche né stabilizzazione, con pochissimo o nullo uso di zolfo. L’affinamento si svolge in parte in cemento e in parte in botti di legno usate . L’anglore segue pratiche biologiche e biodinamiche dal 2006, puntando a un intervento minimo in vigna e cantina. Pur non essendo citati specifici premi per il millesimo 2022, l’azienda gode di una reputazione d’eccellenza: il Tavel è costantemente tra i migliori dieci della denominazione, con punteggi critici fino a 91/100. Vintage precedenti erano stati menzionati da Vivino, ad esempio, in premi come Southern Rhône Rosé
Degustazione
Il Tavel 2022 si presenta con una veste luminosa che sfuma dal rosa cipria al granato leggero. Al naso si mostrano frutti rossi freschi come fragola e lampone, note floreali delicate, spezie dolci e un accenno di garrigue mediterranea. In bocca è fresco, setoso, ben strutturato, con tannini morbidi e una mineralità elegante che sostiene un finale persistente.