San Giovenale nasce nel 2006 a Blera, in provincia di Viterbo, grazie alla visione e alla determinazione di Emanuele Pangrazi. Spinto da una profonda passione per il vino e per la sua terra, Pangrazi decide di investire in un territorio fino ad allora poco vocato alla produzione enologica di qualità: l’Alta Tuscia laziale.
Il progetto parte con un’idea chiara: creare grandi vini ispirati al modello della Valle del Rodano, utilizzando vitigni come Grenache, Syrah, Carignano e Tempranillo, impiantati su suoli vulcanici ricchi di minerali, con esposizioni ideali e un microclima mediterraneo.
Per dare vita a questa visione, Emanuele si affida alla consulenza dell’enologo Marco Casolanetti (già noto per il Kurni), dando così avvio a un percorso fatto di resa bassissima per ettaro, vinificazioni artigianali, fermentazioni spontanee con lieviti indigeni e affinamenti in barrique francesi. Tutta la produzione è condotta secondo principi biologici certificati, nel pieno rispetto del territorio.
Oggi San Giovenale è riconosciuta come una delle realtà più raffinate e audaci del panorama enologico italiano. Il progetto di Pangrazi ha contribuito a riscrivere l’immagine del Lazio del vino, dimostrando che anche una zona “nuova” può esprimere etichette di grande complessità, eleganza e longevità.
Vinificazione
Dal fascino senza tempo della Tuscia, una terra dove la natura si rivela in tutta la sua magnificenza, nasce “Habemus etichetta Rossa”, un Cabernet Franc in purezza frutto di un minuscolo appezzamento di appena un ettaro. Le vigne sono curate con estrema attenzione. Il segreto di questo straordinario vino risiede nella resa volutamente molto bassa e in una macerazione di 15 giorni sulle bucce che esalta la qualità del prodotto. Dopo la fermentazione il vino matura per 30 mesi in barrique prima di essere imbottigliato, completando così il suo percorso verso l’eccellenza. Si presta perfettamente ai lunghi invecchiamenti.
Degustazione
Habemus Etichetta Rossa si rivela nel calice con un profondo rosso granato impenetrabile e una trama antocianica che vela il bicchiere con eleganza. Al naso esplode con un bouquet complesso e avvolgente: sentori di cacao, caffè, tabacco, chiodi di garofano e vaniglia si fondono con richiami intensi di frutti rossi maturi. Al palato le sensazioni aromatiche si riaffermano in tutta la loro ricchezza sostenute da un tannino setoso e da una persistenza straordinaria che sembra non avere fine.
Premi e Riconoscimenti
5 Grappoli – Bibenda
3 Bicchieri – Gambero Rosso
93 punti – Veronelli
4 Viti – Vitae AIS