Damiano Ciolli si trova a Olevano Romano, nel cuore del Lazio, e rappresenta una delle realtà più autentiche e promettenti nella valorizzazione del Cesanese di Affile, un vitigno autoctono tra i più rappresentativi della regione. L’azienda ha origini familiari: Damiano Ciolli ha preso le redini del lavoro avviato dai suoi nonni e dal padre, decidendo nei primi anni 2000 di convertire l’attività agricola familiare in una cantina moderna ma profondamente legata al territorio. Insieme alla compagna Letizia Rocchi, enologa, ha dato vita a una produzione di qualità con un approccio sostenibile e rispettoso della tradizione. La cantina lavora solo uve proprie, coltivate su circa 6 ettari di vigneti situati tra i 400 e i 500 metri s.l.m., su terreni vulcanici e argillosi. I vigneti sono condotti secondo principi biologici, anche se non certificati, con rese basse e massima attenzione alla vitalità del suolo.
Botte Ventidue nasce dall’intuizione di Letizia e da un’attenta analisi del territorio. È un blend di uve provenienti da due vigneti piantati in periodi diversi e coltivati con metodi tradizionali. Composto per il 70% da Trebbiano e per il 30% da Ottonese, due vitigni a bacca bianca tipici della zona di Olevano Romano. Le uve vengono raccolte manualmente al momento della maturazione ottimale e vinificate per esaltarne la tipicità e la connessione con il territorio.
Dopo la pigiadiraspatura, il mosto fermenta spontaneamente in botte grande, dove rimane per 11 mesi a contatto con i depositi grossi. È proprio questa botte, contrassegnata con il numero 22, a dare il nome al vino. Prima dell’imbottigliamento, il vino viene trasferito in una vasca di cemento, dove resta per circa un mese. Botte Ventidue affina poi in bottiglia nella cantina per circa tre mesi prima di essere messo in commercio.
